Corsi Blsd anche in tempo di Covid: contro l’arresto cardiaco

Da quasi un anno ormai siamo alle prese con la pandemia di Covid 19, temibile virus della famiglia Coronavirus che sta mietendo molte vittime nel mondo. Tuttavia un altro allarme deve essere fatto notare in questo periodo: diminuiscono le diagnosi di altre patologie. Si va di meno in ospedale e l’attenzione è tutta volta verso il virus. Le malattie cardiache però, sono in aumento, e così gli arresti cardiaci. Ecco che dunque risulta fondamentale formarsi con corsi Blsd anche in tempo di Covid. Vediamo come e perché insieme a Life Academy che propone corsi di Blsd e primo soccorso a Udine.

L’importanza dei corsi Blsd: a cosa servono

Un corso Blsd (Basic Life Support Defillibration) si rivolge in parte ad operatori sanitari laici, ma anche a chi lavora in strutture pubbliche e deve apprendere delle tecniche di primo soccorso. L’obiettivo di questi corsi è infatti quello di insegnare capacità e metodologie per salvare da un danno cerebrale chi viene colpito da arresto cardiaco, a causa della mancanza di ossigeno al cervello per diversi secondi o minuti (danno anossico cerebrale). Insegna inoltre a riconoscere l’imminente arresto cardiaco e la conseguente perdita di coscienza con eventuale assenza di polso.

L’allarme dell’aumento di arresti cardiaci nel mondo nell’ultimo anno

 La vitalità della formazione per un numero sempre maggiore di persone ad usare il defibrillatore è dunque chiara e necessaria. Questo perché, come si accennava prima, in Italia e nel mondo nell’ultimo anno vi è stato un vero e proprio allarme dovuto all’aumento di arresti cardiaci. Lo dicono i numeri portati come esempio da uno studio pubblicato sulla rivista Lancet nel 2020: gli arresti cardiaci in periodo di pandemia sono addirittura triplicati rispetto al 2019! Allo stesso tempo i tentativi di rianimazione sono diminuiti sia per numero che per efficacia. Quello che si sa con certezza è che un intervento eseguito in maniera veloce e tempestiva, oltre che efficiente, può davvero salvare la vita a chi viene colpito da arresto cardiaco extraospedaliero (cioè fuori dalle mura dell’ospedale). Ciò anche grazie all’uso consapevole e esperto del defibrillatore.

Su cosa si basa un trattamento tempestivo con defibrillatore

Per garantire la sopravvivenza della persona colpita da arresto cardiaco è dunque essenziale che l’operatore che opera il soccorso sappia esattamente cosa fare e lo faccia in maniera veloce ed efficiente. Le azioni o manovre da mettere in atto sono sei:

  1. Riconoscimento precoce della situazione di pericolo (al fine di prevenire l’arresto cardiaco);
  2. Allerta rapida del sistema 112;
  3. Applicazione della RCP, cioè Rianimazione Cardiopolmonare Precoce (allo scopo di guadagnare tempo);
  4. Rianimazione precoce con defibrillatore (affinché il battito del cuore riparta);
  5. Supporto avanzato al paziente;
  6. Assistenza post-rianimatoria (al fine di ripristinare la precedente qualità della vita del paziente).

Perché è fondamentale una corretta formazione

 I motivi per cui in quest’ultimo anno di pandemia i soccorsi sono arrivati in ritardo alle vittime di arresto cardiaco, oltre che eseguiti in maniera errata, risiedono proprio nella carenza di formazione del personale sanitario laico in tal senso. Questa infatti non solo insegnerà ad applicare in maniera impeccabile manovre di soccorso nelle giuste tempistiche, ma terrà conto anche del giusto distanziamento sociale e delle precauzioni da adottare per evitare il contagio da Covid. I corsi consentono poi a chi viene formato di evitare anche atteggiamenti di ansia e paura nel prestare soccorso. Tutti possono seguire i corsi Blsd, così da sensibilizzare tutta la popolazione a prestare soccorso in maniera corretta se si verifica un’eventualità del genere, ed avere una formazione corretta, specifica e aggiornata sulle tecniche di rianimazione cardiopolmonare. Importante: i corsi Blsd vanno seguiti sempre presso Centri di Formazione Accreditati e non presso enti improvvisati.