FA fibrillazione atriale

Fibrillazione atriale: sintomi e cura

Si parla di fibrillazione atriale per fare riferimento ad un difetto della conduzione elettrica del cuore.

Il cuore, un muscolo-pompa che manda il sangue in tutto il corpo, ha in media dai 60 ai 100 battiti al minuto. Essendo un muscolo involontario si contrae senza comando, e quindi nel nodo seno atriale si trova una ‘centralina’ che dà quegli impulsi elettrici necessari per mantenere le contrazioni del cuore – e quindi i battiti – coordinati e giusti.

Laddove invece i comandi elettrici siano errati o disorganizzati, di conseguenza anche il battuto del cuore sarà irregolare. Il cuore perde efficienza e aumenta la frequenza delle pulsazioni fino a 160-180 per ogni minuto: questa è quella condizione patologica, la più comune di tutte le aritmie, che assume il nome di fibrillazione atriale.

Fibrillazione atriale cronica e parossistica

Si parla di fibrillazione atriale cronica se l’aritmia non si risolve nell’arco di qualche giorno, bensì persiste nel tempo.

In questo caso, la fibrillazione atriale è il sintomo di una patologia del cuore preesistente: il medico deve stabilire di quale si tratti per individuare una cura ad hoc.

Si parla invece di fibrillazione atriale parossistica se l’aritmia arriva in modo improvviso, in un soggetto sano e senza malattie cardiache, e si risolve spontaneamente nell’arco di qualche giorno. In questo caso la durata della fibrillazione atriale è di circa uno o due giorni ma anche poco tempo, per esempio qualche minuto.

I sintomi della fibrillazione atriale

La fibrillazione atriale è una malattia in genere silente ed asintomatica specie quando i battiti non superano i 120 al minuto, soprattutto se si sviluppa nella forma cronica.

Alcune persone però potrebbero avvertire dei sintomi, come per esempio:

  • pulsazioni veloci; è quello che viene definito cardiopalmo, la percezione che il cuore batta molto più velocemente;
  • mancanza d’aria; il termine tecnico è dispnea, si sente fatica a respirare, si avverte la c.d. ‘fame d’aria’;
  • polso rapido e non regolare;
  • sudorazione;
  • stanchezza, affaticamento, anche dopo minimi sforzi fisici come fare le scale;
  • vertigini e perdita di equilibrio;
  • senso di svenimento;
  • dolore al petto;
  • scompenso cardiaco.

La cura della fibrillazione atriale

La cura della fibrillazione atriale dipende innanzitutto dal tipo di malattia che l’ha causata.

La fibrillazione atriale parossistica, non essendo dovuta a cause patologiche, in genere si risolvenell’arco di 24 o massimo 48 ore e se necessario si somministrano dei farmaci che resecano glintiaritmici.

Se invece la fibrillazione atriale improvvisa si presenta nel soggetto che soffre di malattie al cuore, si usano farmaci antiaritmici o la cardioversione elettrica, una sorta di terapia elettro shock che ‘resetta’ il cuore per far tornare normali i battiti.

In caso in cui la fibrillazione atriale sia dovuta all’ipertiroidismo, invece, si opta per la terapia chirurgica di rimozione della tiroide.