Ipertensione da stress

Corri ogni giorno da una parte all’altra e alle volte sembra che le ore della giornata non siano mai sufficienti.
Questo genera spesso un senso di frustrazione e di forte stress, che si traduce non solo in ansia e nervosismo, ma anche in una serie di sintomi fisici molto fastidiosi, come ad esempio la pressione alta (fonte).

Per riconoscere se si tratta proprio di ipertensione da stress, il medico tenderà ad escludere altre problematiche di tipo organico e patologico che possono essere collegate ai sintomi, per poi arrivare alla propria diagnosi con maggiore sicurezza.

In questo articolo analizzeremo in primo luogo cosa si intende per stress e quali sono i fattori che lo determinano, per imparare a combattere la problematica alla radice.

In seguito scopriremo quali sono i comportamenti da adottare nel caso di ipertensione (puoi approfondire qui) e come aiutare l’organismo a rilassarsi così da riportare i valori della pressione in un range considerato dai medici corretto.

Cosa si intende realmente per stress

Lo stress non è una condizione aleatoria come spesso di tende a credere, ma una vera e propria sindrome, poiché si manifesta con diversi sintomi tangibili, di natura fisica ma anche psicologica.
Parliamo di una condizione di disagio, frenesia e nervosismo che subentra se la vita esterna diviene troppo pressante e le incombenze si accumulano senza che sia possibile ritagliare del tempo per il proprio benessere generale.

Altre cause che generano questa condizione sono i dolori emotivi molto forti, le aspettative che gli altri ripongono in noi, una situazione instabile dal punto di vista personale e l’incapacità di condurre una vita regolare dal punto di vista dell’alimentazione e dell’attività fisica.

Si tratta di una situazione che parte dalla sfera psicologica ed emotiva, pertanto è soggettiva in ogni persona e ciò che in un individuo può creare frustrazione, per un altro è del tutto indifferente.
Proprio per questo motivo è più difficile da riscontrare con un esame obiettivo e soprattutto si corre meglio ai ripari con un approccio che non sia solo fisico ma anche mentale ed emotivo.

Ognuno di noi può essere soggetto solo a periodi di stress più o meno lunghi, oppure soffrire di una condizione cronica, spesso legata all’ansia difficile da controllare e a una depressione con la quale si convive.

Ad essere affaticata, però, non è solo la testa con pensieri vorticosi e spesso negativi, ma anche il corpo, che manifesta il proprio disagio all’esterno con sintomi riconoscibili.
Questi sono ad esempio la sudorazione eccessiva, l’incapacità di concentrarsi su un compito, l’apatia nel momento out, forti mal di testa localizzati, tensione alle spalle e in generale alla zona cervicale e lombare, battito cardiaco accelerato.

Ancora, le persone che vivono un momento di questo genere faticano spesso a prendere sonno e riscontrano una serie di disturbi legati all’incapacità di rilassarsi.
Uno dei sintomi da tenere maggiormente sotto controllo è però quello dell’ipertensione da stress, che altera i valori innalzandoli fino a un margine pericoloso.

I medici solitamente definiscono una pressione minima regolare su un parametro di 802, che sale a 120 nel caso della massima.

Non tutti rispettano esattamente questa condizione, tuttavia oscillano in un range non molto distante, sia in aumento sia in diminuzione.

Se però noti dei picchi particolari, che comportano effetti collaterali diversi dal solito, come capogiro e nausea, allora è il caso di procedere con un accurato controllo dal medico che, dopo aver escluso ogni altra causa organica, potrà scegliere con te l’approccio migliore per contrastare ansia e stress.

Questo consiste certamente in uno stile di vita più sano, in un supporto psicologico se non si riesce a superare l’accumulo di tensione da soli e in una terapia farmacologica per abbassare eventualmente la pressione che, se instabile, può comportare danni agli organi principali, come il cuore e i polmoni.

Le malattie cardiocircolatorie, come l’ictus e l’infarto, sono spesso dovute a questa combinazione di stress e ipertensione, quindi se noti delle avvisaglie è opportuno correre quanto prima ai ripari.

Come riconoscere l’ipertensione da stress

Per fare una prima analisi della propria condizione e poi recarsi dal medico, potrai riscontrare una serie di sintomi se soffri di ipertensione da stress.

Il più evidente è il forte mal di testa, che tende a manifestarsi nei momenti di apice della tensione e permanere per diverso tempo nel corso della giornata.

Si tratta di dolori intensi e localizzati nella parte frontale, che rendono difficile concentrarsi e applicarsi nelle normali attività della vita quotidiana.

A questo sintomo di base si può aggiungere un senso di nausea e di capogiro, che comporta un equilibrio precario e, in casi più gravi, un senso di mancanza e di smarrimento.
La sudorazione tende ad aumentare e la pelle si arrossa con maggiore facilità, lasciando il posto talvolta a un colorito paonazzo e a chiazze localizzate sul volto e sul petto.

Ad essere più fragili sono anche i capillari, che esplodono lasciando il segno, spesso all’interno dell’orbita oculare con il caratteristico puntino rosso.
Eccessivo è il senso di stanchezza che si prova in questi casi e che tende ad aumentare durante la stagione invernale, poiché il freddo è nemico della pressione alta e tende ad aumentarne gli effetti negativi.

Solitamente, si tende a tornare a una condizione di normalità quando il picco dello stress decresce, dimostrando come dietro l’aumento della pressione non ci sia una motivazione di tipo fisico ma di natura psicologica.

Pertanto, piuttosto che intervenire con terapie farmacologiche, che però in alcuni casi possono risultare efficaci nella fase più acuta del problema, è importante lavorare sulle proprie abitudini di vita e cercare di contrastare l’ansia quando questa si fa troppo forte e pressante.

Come risponde il corpo allo stress

Il corpo è una macchina causa-effetto, pertanto quando si sente eccessivamente sotto pressione lancia dei messaggi per avvisare del pericolo (fonte).

L’ansia e lo stress sono un fattore determinante per il suo malfunzionamento, poiché è come se si mettesse un frena a mano tirato che agisce su mente e fisico.
Questo risponde non solo facendo accelerare il battito cardiaco e aumentando la sudorazione, ma anche creando dei picchi di pressione alta, molto pericolosi a causa dell’oscillazione.

Nei casi più gravi, l’ipertensione da stress può tradursi in patologie più preoccupanti, come l’ictus e l’infarto che, se non contenute in tempo, provocano la morte del paziente.
Cosa fare quindi per cercare di arginare il problema?

Oltre ai metodi e alle abitudini sane che andremo ad elencare in seguito, il primo passo da compiere è quello di fermarsi ad ascoltare cosa ci vuole dire il corpo, senza ignorare i sintomi di una condizione eccessivamente stressante che sta colpendo la nostra vita.

Dedica quindi del tempo a capire quali sono le frustrazioni che ti turbano in maniera tale da alzare la pressione, perché è inizialmente lì che devi intervenire per lenire la sintomatologia e ripristinare una condizione di normalità così come definita dagli esperti.

Quali comportamenti evitare per combattere l’ipertensione da stress

L’ipertensione da stress non ha pertanto una causa organica e si manifesta a seguito di eventi traumatici o particolarmente sollecitanti per il corpo.

Questa è certamente una buona notizia poiché, modificando alcune delle più comuni abitudini di vita, è possibile contrastare il problema e tornare a valori regolari di pressione.

In primo luogo, evita le situazioni che possono generare ansia, soprattutto in ambito lavorativo.
Il suggerimento è di esprimere sempre con calma la propria opinione ed eventualmente il dissenso, poiché reprimere i sentimenti, soprattutto quelli negativi, crea un vortice di frustrazione che non è benefico per il corpo.

Cerca di affrontare una situazione alla volta, senza lasciarti fagocitare dalle incombenze quotidiane e dando la priorità a ciò che è realmente importante, per delegare il resto.
Se noti che i valori arteriosi sono fuori dalla norma, concentrati soprattutto sulla tua alimentazione, evitando tutti quei cibi che non sono benefici per questo parametro.

In particolare, il consiglio è di ridurre di molto l’apporto di sale, limitando i fritti solo alle occasioni speciali.
Un discorso a parte merita l’alcol che, se ingerito in quantità considerevoli, influisce negativamente sulla pressione e tende ad aumentare i livelli di stress, anche se sul momento appare una soluzione rilassante.

In realtà questo accade se si beve poco, come un bicchiere di vino la sera, ma non è veritiero se invece si consumano troppi superalcolici ogni giorno.
Tralasciando il fumo, che restringe i vasi e impedisce una corretta circolazione peggiorando il problema, potrai migliorare dedicandoti a una quotidiana e benefica attività sportiva, che offre una doppia azione.

La prima è quella di ridurre di molto l’ipertensione, andando a lavorare sul cuore e sui polmoni in modo positivo; la seconda è l’azione sugli alti livelli di stress, che tende a scemare se il corpo è sottoposto a uno sforzo e libera quindi la mente dai suoi pensieri negativi e spesso totalizzanti.
Dedica poi qualche ora alla cura di te stesso occupandoti delle tue passioni, così da allentare la pressione e staccare la spina.

Lavorare molte ore può essere una vera soddisfazione, tuttavia un impegno costante e senza pause comporta un carico eccessivo per la mente, che poi si traduce in un corpo stanco e teso.
Passeggia in montagna o al mare, visita una mostra o dedicati al dai da te, semplici occupazione che permetteranno alla tua pressione di rientrare in un range regolare e di mantenersi tale nel tempo.

Rallenta, riorganizza gli impegni, crea un’agenda sostenibile e, se proprio non ce la fai a fare fronte a tutto, non esitare a chiedere aiuto alle persone care, delegando ciò che solitamente è sulle tue spalle.

Se noti che comunque i picchi permangono, nonostante tu abbia all’apparenza migliorato lo stile di vita, forse lo stress deriva da motivazioni più profonde e alla radice è presente una depressione più difficile da riscontrare.

Parlare con un esperto del settore potrebbe essere in tal senso molto utile, così da andare a fondo e scoprire una volta per tutte come mai si tende a reagire con un’ansia spesso eccessiva alle incombenze e agli accidenti che la vita pone sul percorso.

Tenta di non angosciarti troppo per situazioni che sono in realtà risolvibili, dedicando solo alcune ore prestabilite agli obblighi e utilizzando il resto del tempo per rendere qualitativamente migliori le giornate.

L’ipertensione da stress subentra anche perché il fisico è molto stanco, a livello pratico e mentale.
Potrebbe essere quindi una buona norma ricorrere a degli integratori, ricchi di sostanze naturali come le vitamine e i sali minerali, nel caso in cui non si riescano a introdurre con la dieta.
In questo modo si acquisisce una nuova energia e si riesce a fare fronte ai problemi con uno spirito maggiormente positivo e combattivo.

Se soffri poi di pressione alta, non trascurare affatto l’aspetto del sonno.
Un riposo insufficiente e irregolare è fonte di grande irritabilità, impedisce di concentrarsi al meglio e quindi di raggiungere gli obiettivi della giornata secondo i tempi prestabiliti.
Questo circolo provoca frustrazione e quindi fa salire i parametri vitali della pressione, soprattutto se prolungato per diversi giorni.

Gli esperti suggeriscono quindi di dormire almeno 8 ore per notte, avendo l’accortezza di coricarsi con lo stomaco leggero e lontano dalle fonti di luce e rumore, come ad esempio la televisione in camera che è nemica di un riposo ristoratore.

Seguendo queste regole di comportamento, che sono benefiche non solo per il problema che stiamo trattando ma in generale per varie funzioni vitali, vedrai la pressione tornare stabile e lo stress allentarsi.